Con i suoi 692 cavalli di potenza massima “QuadTrac 620” di Case Ih è il trattore più potente acquistabile in Europa e uno dei più potenti del Mondo. La robotizzazione spinta delle sue funzionalità e il pacchetto di assistenza al lavoro “Afs Connect” ne fanno però una macchina comunque docile e di facile gestione.
Un peso che supera le 24 tonnellate. Una potenza motore che sfiora i 700 cavalli e un impianto idraulico che può erogare fino a 428 litri di olio al minuto. All’atto pratico masse e prestazioni che nessun trattore convenzionale può condividere, neanche se di altissima potenza, e che solo altre due macchine di impostazione analoga o simile avvicinano. Gli unici competitor di Case Ih “QuadTrac 620” sono in effetti John Deere “9620 Rx”, un quadricingolo, e Fendt “1167 Vario”, un cingolato integrale, ma entrambi vedono le prestazioni dei rispettivi motori stallare vicino ai 670 cavalli, quasi una trentina di cavalli meno del Nostro nonostante sia azionato da un sei cilindri da soli tredici litri di cubatura contro i 15 o gli oltre 16 dei competitor.
Una differenza che sulle prime potrebbe far ipotizzare la prestazione di “QuadTrac 620” realizzata sfidando la sorte in termini di affidabilità ma che invece deriva da una termodinamica caratterizzata da elevato standard di efficienza cui si affianca una meccanica garantita in termini di robustezza. A conferma il fatto che lo stesso motore che muove “QuadTrac 620”, un “Cursor 13” prodotto da Fpt Industrial, in versione marinizzata e orientata al diporto è accreditata di ben 825 cavalli, prestazione che la dice lunga circa i margini di affidabilità avanzati dallo stesso motore in taratura agricola. La durata nel tempo non è quindi in discussione, affermazione valida anche per le trasmissioni powershift o cvt che possono equipaggiare i “QuadTrac”.
Questi ultimi si propongono in effetti in cinque diversi modelli tre dei quali, “470”, “500” e 540”, sono disponibili sia con la trasmissione robotizzata “PowerDrive” a 16+2 marce che muove anche “580” e, appunto, “620”, sia con un gruppo continuo “Cvx” che esalta le prestazioni delle macchine minimizzando contemporaneamente i consumi. Come accennato, anche la trasmissione “PowerDrive” è robotizzata e quindi ottimizza in automatico il rapporto di trasmissione in base al carico e al regime, ma lo fa giocando su un numero ficco di marce e non, come nei casi dei cvt, senza soluzione di continuità. Il sistema “Cvx”, inoltre, meglio si adatta alle possibilità operative aperte dall’ultima generazione del sistema di gestione delle operazioni agricole “Afs Connect”, “Advanced Farming Systems Connesso”, un insieme di soluzioni orientate al precision farming che permettono di coltivare e gestire i campi con un’efficienza non possibile effettuando le stesse operazioni in maniera tradizionale.
Il cuore del sistema è ovviamente costituito da un ricevitore satellitare a tetto che invia a una centralina i segnali necessari a individuare in maniera precisa il posizionamento in campo del trattore, con un margine di errore che può essere anche di pochi centimetri. Sulla base di tali informazioni, delle mappe territoriali memorizzate nella centralina e delle mappe di vigore elaborate per via statistica o tramite droni e dialogando anche con le attrezzature installate, il sistema pilota poi in tempo l’operatività del cantiere di lavoro, limitando alla loro supervisione i compiti di chi siede al volante.
Il tutto con la possibilità di far monitorare le stesse attività anche da remoto e quindi da tecnici operanti in azienda o presso la concessionaria, professionisti che in base ai dati funzionali che il sistema fa loro pervenire possono agire direttamente sulla macchina per ottimizzarne il lavoro o eliminare eventuali mal funzionamento di natura elettronica. Il tutto senza impedire che l’operatore di bordo possa intervenire con una gestione manuale e diretta del cantiere nel caso ciò si rendese necessario. All’atto pratico accade che i trattori Case Ih equipaggiati con il sistema “Afs Connect” siano l’anello di congiunzione fra un trattore attuale altamente automatizzato e i futuri mezzi operanti in maniera del tutto autonoma, mezzi che Case Ih ha peraltro già iniziato a testare in campo ma che al momento vedono i loro impieghi limitati più che da problematiche tecniche dai costi ancora elevati dei sistemi e dalle normative vigenti, non ancora allineate nei contenuti con il progresso di settore.
Afs Connect opera anche su ruote
Il sistema di connessione e controllo “Afs Connect” proposto da Case Ih è installabile sulla maggior parte dei trattori statunitensi a partire dai top di gamma “Magnum” che abbraccia sia trattori tradizionali sia semicingolati le cui potenze spaziano fra i 310 e i 400 cavalli. Sono macchine orientate alle grandi aziende agricole e ai grandi contoterzisti concepiti per operare in termini full time e quindi caratterizzati non solo da prestazioni superiori ma anche da altrettanto elevati standard di comfort in termini di silenziosità e climatizzazione oltre che di visibilità sugli attrezzi anteriori e posteriori.
Il sistema di isolamento dell’operatore basato su cinque punti di sospensione, assale anteriore, cabina e sedile oltre ai sollevatori anteriore e posteriore, minimizza inoltre gli scossoni che la macchina sostiene in fase di lavoro lasciando a una batteria di proiettori full led il compito di rischiarare a giorno l’area di lavoro quando si opera di notte. E proprio in tali condizioni si rivela preziosa l’assistenza alla guida indotta dal sistema “Afs Connect” in quando permette di lavorare alle stesse velocità che si utilizzerebbero di giorno senza che ciò sia pagato in termini di stress visivo dagli operatori.
Case Ih QuadTrac 620: il più potente in Europa